TERAMO – Si accavallano documenti politici, ma il destino della giunta comunale teramana nessuno di arrischia a prevederlo. C’è anche chi, per irriderlo o renderlo chissà forse più debole, lo fa anche finire prima della sua condivisione sui tavolo di qualche redazione compiacente, come fosse una nuova "WikiLeaks", una ‘bomba’ sul futuro politico cittadino. E’ quello firmato ‘soltanto’ da Nuovo Centrodestra e Teramo Soprattutto, alla cui sottoscrizione si sono sottratti nell’ordine Fratelli D’Italia Alleanza Nazional prima e Forza italia poi. Non ha forma di decalogo, piuttosto è un altro programma elettorale.
Tra citazioni platoniche e riferimenti alle linee programmatiche della coalizione che unita aveva affrontato e vinto la campagna elettorale del giugno 2014, l’atto politico di stasera non aggiunge molto altro se non velati riferimenti ancora una volta alle ambizioni personalistiche di altri soggetti delle forze rappresentate in giunta, che non coincidono con gli interessi pubblici di Ncd e civica di Dodo.
Rapporti con le istituzioni da rilanciare, ruolo guida del capoluogo, attenzione ai settori dell’urbanistica e del turismo, per fare di Teramo «un’attrazione a livello nazionale e transnazionale», la manutenzione e la cultura, l’utilizzo del patrimonio e la gestione del welfare reale sono argomenti che tornano nella disamina politica offerta alla coalizione da questo documento. Non si trascurano però anche palesi riferimenti alla politica della componente di Gatti, e dei suoi assessorati, partendo da un ragionamento attorno alla gestione del patrimonio comunale: «Non può essere intesa come mera assegnazione di immobili comunali in funzione delle pur legittime richieste di chicchesia, ma, che, al contrario, debba finalmente costituire un elemento di forza nella gestione intelligente ed economicamente apprezzabile delle risorse endogene del Comune».
Il documento non contiene indicazioni o richieste, circa il futuro destino della giunta. Anche perchè trovare d’accordo su questo punto Teramo Soprattutto ed Ncd non è affatto semplice: i primi vogliono azzeramento della giunta con rimodulazione a sei poltrone, Ncd ritiene che la giunta non è il vero problema di questa maggioranza.
Ma un suggerimento al sindaco entrambi lo danno: quello di spogliarsi della delega ai rapporti con le partecipate, leggi Teramo Ambiente, individuando «una figura terza all’interno del proprio esecutivo» cui delegarli.